mercoledì 6 gennaio 2016

Festival di Sanremo 1957

 Festival di Sanremo 1957

Il Festival di Sanremo 1957 fu vinto da Claudio Villa con “Corde della mia chitarra, in cui ha una parte preminente l’assolo alla chitarra elettrica eseguito da Pino Rucher.

Festival di Sanremo 1957. Al centro del palcoscenico vi sono i presentatori Marisa Allasio, Nunzio Filogamo e Fiorella Mari. Partecipano l’orchestra Angelini a sinistra e l’orchestra Trovajoli a destra. Pino Rucher alla chitarra elettrica con l’orchestra Angelini.

Festival di Sanremo 1957. Al centro del palcoscenico vi sono i presentatori Marisa Allasio, Nunzio Filogamo e Fiorella Mari con il M° Cinico Angelini. Il chitarrista Pino Rucher è in seconda fila (secondo da sinistra) con l’orchestra Angelini.


Il settimo Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 7 al 9 febbraio 1957 in contemporanea Radio e Tv dalle ore 22.

Il Festival di quell’anno vide il ritorno alla conduzione di Nunzio Filogamo (già alla guida delle prime quattro edizioni della kermesse, trasmesse alla radio), affiancato da Marisa Allasio, Fiorella Mari e Nicoletta Orsomando.

La direzione musicale fu affidata a Cinico Angelini e Armando Trovajoli.

Ad aggiudicarsi la competizione fu la canzone “Corde della mia chitarra, cantata da Claudio Villa e Nunzio Gallo. Quest’ultimo raccontò che l’avversario da lui più temuto era il suo idolo Natalino Otto, e che quando vinse andò a scusarsi con lui. Claudio Villa si aggiudicò anche il secondo posto insieme a Giorgio Consolini con la canzone Usignolo.

Ma la canzone di questa edizione che rimase maggiormente impressa nell’immaginario collettivo fu “Casetta in Canadà” (presentata da Gino Latilla, Carla Boni ed il Duo Fasano e da Gloria Christian ed il Poker di Voci), a dispetto del quarto posto ottenuto nella classifica finale.

Inizialmente le canzoni in gara erano 20 poi scese a 19, in quanto venne esclusa dalla seconda serata “La cosa più bella” cantata da Carla Boni e Tonina Torrielli, perché risultata già pubblicata in un jukebox di Milano in una versione incisa da Cristina Jorio.

A causa delle troppe gaffe commesse nelle serate precedenti, Marisa Allasio fu costretta da Nunzio Filogamo a rimanere dietro le quinte durante l’ultima serata per lasciare il posto a Nicoletta Orsomando, e poté apparire solo al momento della proclamazione dei vincitori. Da segnalare inoltre le aspre critiche della stampa che colpirono Claudio Villa, che si rese protagonista di una clamorosa stecca (ribattezzata eurostecca perché trasmessa, come tutta la rassegna, in Eurovisione) nell’esecuzione del brano “Cancello tra le rose; il cantante fu inoltre tacciato di superbia, volendo interpretare sempre le canzoni più belle del Festival, provocando anche un’interrogazione da parte dell’onorevole Bruno Spampanato al Ministro delle Poste e delle telecomunicazioni Giovanni Braschi.

Un altro episodio degno di nota fu un calo di voce causato da un’influenza che colpì Tonina Torrielli durante la serata dedicata alle canzoni degli “autori indipendenti di domenica 10 febbraio, che la portò ad abbandonare il palco. Invitata nuovamente a raggiungere la scena da Nunzio Filogamo, portò a termine l’esecuzione. Il 1957 fu inoltre il primo anno in cui, seppure in un’ottica molto diversa da quella che avrebbe avuto alla fine degli anni ‘60, accanto alla manifestazione ufficiale venne organizzato un “Controfestival: un pianista e un cantante molto noti, ma di cui i giornali non rivelarono mai i nomi, si riunirono in un albergo nei pressi del Casinò per presentare dieci brani esclusi dal Festival.

Fu anche l’ultima edizione organizzata dalla Rai che dall’inverno 1956-57 si era impegnata nell’organizzazione di Canzonissima.

sabato 2 gennaio 2016

Il jazz in Italia: dallo swing agli anni sessanta

Adriano Mazzoletti, 
Il jazz in Italia: dallo swing agli anni sessanta

Copertina del libro

Riferimento a Pino Rucher a p. 321

 Nel 2008 è stato trasmesso un brano di unintervista di Adriano Mazzoletti su Pino Rucher rilasciata al giornalista RAI Enzo Del Vecchio per il Tgr Puglia. 

Adriano Mazzoletti dice di Rucher:
Pino Rucher è stato uno straordinario strumentista, assolutamente, uno dei migliori strumentisti nel campo specifico della chitarra, della chitarra elettrica, che ci sono stati in Italia. Abilissimo nel riproporre temi, arrangiamenti, assoli desunti dai grandi del jazz. Era famosissimo perché era l’unico in Italia capace di proporre la musica di Barney Kessel, per esempio (http://www.pinorucher.it/immagini/barneykessel.pdf); Barney Kessel è un chitarrista molto importante americano. Musicalmente parlando era straordinario. Aveva una bellissima sonorità sulla chitarra; tant’è vero veniva spesso utilizzato da grandi autori di musica da film proprio per la capacità che aveva di interpretare ed era, diciamo, molto musicale.

To Rucher Giuseppe,
with best wishes
Barney Kessel

domenica 30 agosto 2015

Madonna di Siponto dipinta da Pino Rucher

Il 30 agosto è la ricorrenza della festa patronale a Manfredonia.
Ecco la Madonna di Siponto dipinta dal chitarrista Pino Rucher nel 1951.


Molti non sanno che il grande chitarrista sipontino Pino Rucher (per 40 anni solista nell’orchestra di musica leggera della Sede RAI di Roma) ha dipinto in giovane età su tavolozze di legno la Sacra Icona della Madonna di Siponto.
Il musicista sipontino è stato, altresì, nel corso della sua vita artistica un talentuoso caricaturista. Durante le pause delle sue esibizioni: Festival di Sanremo, tournée con orchestre varie in Italia e all’estero, programmi radiofonici e televisivi RAI TV, caricaturava, su fogli di carta, cantanti, attori, attrici, comici e maestri di musica di fama, presenti alle varie manifestazioni canore e musicali.

domenica 16 agosto 2015

Lina Fiale su Pino Rucher

Il 16 agosto è l’anniversario della morte di Pino Rucher.
   Ecco di seguito una poesia di Lina Fiale recitata durante il suo funerale.

Poesia di Lina Fiale recitata durante il funerale di Pino Rucher

Numerose sono state le performance di Lina Fiale in spettacoli organizzati a Manfredonia, in teatri, nelle piazze e nelle scuole, dove si è cimentata in qualità di attrice e dove nel contempo sono state recitate le sue liriche e cantate le sue canzoni. Verso la fine degli anni ‘90, insieme ad un gruppo di bravi attori e attrici sipontini, Lina fondò la “Compagnia Teatro e Canto Popolare Città di Manfredonia” nella quale ebbe il ruolo di attrice e autrice dei testi rappresentati.

sabato 4 luglio 2015

Leonardo Principe in concerto - Laura

Leonardo Principe in concerto
Concerto al CINEMA VITTORIA (Manfredonia)
Laura


Musicisti:
-Leonardo Principe: clarinetto & sax
-Gino Rubino: piano
-Pino Rucher: chitarra
-Pasquale Inglese: basso
-Antonio Santangelo: batteria

Il presentatore introduce il brano:
«Il Maestro Principe passa al sax contralto. A questo proposito volevo dire che il Maestro Principe incise “Laura” diversi anni fa e qualche anno dopo nacque una figlia a lui che chiamò appunto Laura. Quindi questo “Laura” è tutto dedicato a Laura Principe.»

mercoledì 1 luglio 2015

Targa conferita dall’On. Antonio Leone alla famiglia Rucher

 Targa conferita dall’On. Antonio Leone alla famiglia Rucher

La manifestazione “Omaggio a Pino Rucher, una vita per la chitarra” (tenutasi a Manfredonia) ha segnato, come ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche Culturali (Billa Consiglio), un ulteriore tassello nell’ambito della cultura del territorio. Con questo evento, la Capitanata ricorda uno dei suoi figli più famosi e nello stesso tempo manda in scena una delle più importanti manifestazioni dedicate alla musica dei decenni scorsi. Durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, l’assessore Consiglio ha ricordato, inoltre, come Pino Rucher sia stato per la musica italiana del primo dopoguerra uno degli artisti più prolifici e per certi versi più innovatoriRucher - ha concluso Consiglio - non fu soltanto un grande chitarrista, ma anche uno dei primi artisti a comprendere e sperimentare le tecniche ed i generi che la tragedia del secondo conflitto mondiale aveva portato in Italia”.


Ed è proprio per questa sua prestigiosa attività svolta durante i suoi 72 anni di vita che la città di Manfredonia ha deciso di intitolargli una via pubblica e questa serata omaggio in onore al chitarrista più presente nelle sale d’incisione della RCA (il suo nome è apparso nel prestigioso testo “C’era una volta la RCA” di Maurizio Becker).

Nel corso della manifestazione hanno preso la parola il Sindaco di Manfredonia, avv. Paolo Campo, che ha consegnato alla famiglia di Pino Rucher lo stemma del Comune, e l’onorevole avv. Antonio Leone, che ha conferito una targa della Camera dei Deputati, in cui egli rivestiva la carica di vice Presidente vicario. Sono inoltre intervenuti il Presidente dell’Amministrazione provinciale, dott. Antonio Pepe, il vice Presidente e Assessore alla Cultura, avv. Billa Consiglio.

Targa della Camera dei Deputati conferita dall’onorevole avv. Antonio Leone a Pino Rucher in data 5 ottobre 2008