mercoledì 29 aprile 2015

Saint-Vincent - Pino Rucher con Attilio Marchiani della RAI

Pino Rucher a Saint Vincent
con Attilio Marchiani della RAI nel 1975

Pino Rucher a Saint Vincent con Attilio Marchiani della RAI nel 1975

La dodicesima edizione di “Un disco per l’estate venne trasmessa a partire dal 13 aprile 1975.

Le canzoni in gara erano 48.

La novità principale di questa edizione fu la partecipazione per la prima volta di cinque brani solo strumentali (proposti da Andy Bono, Equipe 84, Il Guardiano del Faro, Enrico Intra e Johnny Sax) e di due composizioni di liscio (interpretate dalle orchestre di Vittorio Borghesi e Raoul Casadei).

Le 48 canzoni in gara vennero sottoposte al voto delle giurie dal 19 al 25 maggio. Il presentatore delle selezioni radiofoniche fu Mike Bongiorno.

Le 24 canzoni semifinaliste furono proposte nel corso delle prime due serate di Saint Vincent, presentate da Corrado e Gabriella Farinon. Queste due serate andarono in onda soltanto alla radio sul Secondo Programma.

Le sei canzoni meglio classificate per ogni sera ebbero accesso alla finale del 21 giugno, in diretta radio e TV, durante la quale le 12 canzoni rimaste in gara vennero riproposte e suddivise in due gruppi: le prime due classificate di ogni gruppo giunsero alla volata finale dalla quale uscirà la canzone vincitrice.

I quattro superfinalisti furono I Camaleonti, Mino Reitano, Al Bano e Romina Power, e Il Guardiano del Faro. Dopo il riascolto delle loro canzoni, le giurie rivotarono, e finalmente arrivò il verdetto finale.

Classifica finale
Il Guardiano del Faro - Amore grande, amore libero
Al Bano e Romina Power - Dialogo
Mino Reitano - E se ti voglio

Per la prima volta, vinse la manifestazione un pezzo interamente strumentale.

domenica 26 aprile 2015

Pino Rucher a Ginevra nel 1973

Pino Rucher (secondo da sinistra)
con Ezio Innocenzi (primo da destra) a Ginevra nel 1973

Pino Rucher (secondo da sinistra)
con Ezio Innocenzi (primo da destra) a Ginevra nel 1973


La decima edizione di “Un disco per l’estate iniziò lunedì 9 aprile 1973.

Le canzoni in gara erano 54. La lista definitiva dei brani in gara fu pronta solo a pochi giorni dall’inizio delle trasmissioni radiofoniche, tanto che il Radiocorriere pubblicò nel primo articolo di presentazione della rassegna una tabella provvisoria dei partecipanti, poi aggiornata la settimana successiva con le ultime variazioni.

La fase eliminatoria si tenne dal 21 al 27 maggio e proclamò le 26 canzoni finaliste.

Le serate finali si svolsero a Saint Vincent dal 14 al 16 giugno. Come già era accaduto a Sanremo pochi mesi prima, la RAI trasmise in TV solo l’ultima serata, mentre le prime due andarono in onda soltanto alla radio. Il presentatore fu Corrado, con la partecipazione di Isabella Biagini e, come ospiti, di Walter Chiari e Raffaella Carrà.

Alla serata di sabato 16 giugno vennero ammesse 14 canzoni, suddivise in due gruppi. I primi due classificati di ogni gruppo parteciparono alla successiva volata finale, che si concluse con la proclamazione dei vincitori.

I quattro superfinalisti furono Gianni Nazzaro, Mino Reitano, I Camaleonti e I Vianella.

Classifica finale
I Camaleonti - Perché ti amo - Voti: 126
Gianni Nazzaro - Il primo sogno proibito - Voti: 85
Mino Reitano - Tre parole al vento - Voti: 46
I Vianella - Fijo mio - Voti: 43

Vetrina di un disco per l’estate
Le 26 canzoni finaliste tornarono alla radio dal 17 giugno ai primi giorni di settembre negli appositi spazi intitolati Vetrina di un disco per l’estate.

giovedì 23 aprile 2015

Mosca - Cantagiro 1965

Mosca - Cantagiro 1965 - Pino Rucher è primo da destra

Mosca - Cantagiro 1965 - Pino Rucher è primo da destra

Il Cantagiro 1965 - manifestazione musicale itinerante annuale degli anni sessanta - si svolse dal 23 giugno al 10 luglio 1965, giorno della finalissima di Fiuggi.

In questa edizione furono incluse tre escursioni all’estero, nelle tappe del 1º luglio, quando la carovana si trasferì a Mosca, del 7 luglio, con spettacolo a Francoforte sul Meno, e dell’8 luglio, con show a Vienna.


Tappe
23 giugno 1965 - Bari
24 giugno 1965 - Trani
25 giugno 1965 - Foggia
26 giugno 1965 - Pescara
27 giugno 1965 - Fermo
28 giugno 1965 - Ancona
29 giugno 1965 - Ravenna
30 giugno 1965 - Modena
1º luglio 1965 - Mosca, URSS
2 luglio 1965 - Reggio Emilia
3 luglio 1965 - Marina di Massa
4 luglio 1965 - Sestri Levante
5 luglio 1965 - Genova
6 luglio 1965 - Palermo
7 luglio 1965 - Francoforte sul Meno, Germania Ovest
8 luglio 1965 - Vienna, Austria
9 luglio 1965 - Fiuggi
Finalissima
10 luglio 1965 - Fiuggi

lunedì 20 aprile 2015

Pino Rucher con Alma Danieli

Pino Rucher con Alma Danieli

Pino Rucher con Alma Danieli

Alma Bernardi nasce a Parma il 20 luglio del 1920. Mentre frequentava le scuole superiori nella città natale, verso i 15 anni scopre di possedere promettenti doti canore. La maestra di canto della scuola suggerisce al padre di Alma, Antonio, di iscrivere la figlia al conservatorio di Parma. Alma frequenta le lezioni di canto al conservatorio per qualche anno. Poi il padre, industriale di professione, si trasferisce con la famiglia a Milano. Nel capoluogo lombardo Alma continua a prendere lezioni privatamente, facendo poi l’esame finale al Conservatorio di Milano diplomandosi a pieni voti. Contemporaneamente, lavora come stenografa dapprima (1936) presso la ditta Mazzucchelli di Milano e poi dal 1938 al 1945 presso la Banca d’America d’Italia di Milano. Incoraggiata dai genitori e dalle sorelle, nel 1945 partecipa ad un concorso indetto dalla RAI. In quell’occasione conosce il maestro Ernesto Nicelli, suo futuro marito. Il maestro resta colpito dalla voce della cantante per le sue qualità di soprano leggero, capace di spaziare con facilità e versatilità dalla musica lirica alle canzonette. Ritenendola perfetta per il suo repertorio di musiche impegnate, Nicelli scrittura Alma come cantante di punta della sua grande orchestra. La Danieli ottiene da subito molto successo cantando i valzer di Strauss e altri pezzi di operetta insieme al suo conterraneo Nilo Ossani. Nel 1950 si trasferisce a Roma seguendo l’orchestra del marito. Continua a lavorare in RAI per otto anni, riscuotendo sempre più consensi con le interpretazioni di alcuni brani di Gershwin. In particolare, Summertime diventa il suo cavallo di battaglia. Contemporaneamente partecipa ad alcune tourneè all’estero, in Germania nel 1955 e la più memorabile nel 1957 a Mosca. Ottiene scritture dalla Radio Diffusion Française di Parigi, dalla Radio di Monaco di Baviera e da Radio Monteceneri di Lugano. Canta anche in America e in Africa. Premiatissime le sue partecipazioni all’Agosto Messinese dove nel 1954 vince il premio “Nota d’Oro” per la sua interpretazione della canzone Moulin Rouge. A Venezia è la cantante fissa per la Regata Strica e la Festa del Redentore. Nel 1958 partecipa come cantante allo sceneggiato televisivo “Padri e Figli” con Alberto Lupo ed Eleonora Rossi Drago. Alla fine degli anni ‘50 termina la sua collaborazione con la RAI e Alma decide di ritirarsi a vita privata, pur senza tralasciare la sua passione per il canto che coltiva sino agli ultimi anni di vita, quando canta ancora brillantemente in serate organizzate in case di riposo e circoli per anziani. Vive nella sua abitazione romana – un delizioso appartamento di Trastevere - fino al 2014, anno in cui per problemi di salute si trasferisce in una casa di riposo a Lerici sul Golfo dei Poeti per stare più vicina alle sorelle. Scompare il 30 giugno 2016, pochi giorni prima di compiere 96 anni.

Simone Calomino

mercoledì 1 aprile 2015

Pino Rucher con Silvestro Catacchio

Pino Rucher alla chitarra 
con il violinista Silvestro Catacchio

Pino Rucher alla chitarra
con il violinista Silvestro Catacchio

“È domenica 27 agosto 1972.
Questo Piccolo Grande Amore” è l’album che ha rivelato la grandezza, acerba e futuribile, della musicalità e della cifra poetica di Claudio Baglioni.
Il lato A inizierà con Piazza del Popolo, cui seguirà Una faccia pulitaBattibeccoCon tutto l’amore che possoChe begli amici!...Mia libertà e si chiuderà con La prima volta.
Sul lato B andranno Quel giornoIo ti prendo come mia sposaCartolina rosaQuesto piccolo grande amorePorta PorteseQuanto ti voglioSembra il primo giorno. La seconda facciata si chiuderà con la versione orchestrale di Con tutto l’amore che posso.
Luciano Brigidi suonerà il basso, Massimo Buzzi la batteria, Silvano Chimenti il banjo e la chitarra, Alvaro Capanni il contrabbasso, Ciro Cicco le percussioni, Franco Carli la chitarra classica, Toto Torquati le tastiere, Alessandro Centofanti le percussioni e Antonio Coggio il pianoforte e il clavicembalo.
Prova d’orchestra
La RCA sforna continuamente dischi di tutti generi, compreso quello classico e non fa una piega quando il ventunenne Baglioni dichiara di voler utilizzare un’orchestra intera. L’elenco degli artisti, già molto nutrito il giorno della prima sessione, diventa lunghissimo: si alterneranno nelle sessioni successive i seguenti strumentisti: Teresa Temperilli all’arpa, Tino Fornai al violino, Adalberto Cerbara al violino e alla viola, Luciano Madami al violino e violoncello, Gerardo Abate, Aurelio Albini, Fernando Baratta, Silvestro Catacchio, Montserrat Cervera, Rolando Cristifani, Eraldo D’Angelo, Sandrino Franceschini, Margherita Gabrici, Paolo Mezzaroma, Guido Mozzato, Marcello Palombi, Alberto Pini e Mario Tucci ai violini, Angelo Gentile, Antonio Miscia, Alessandro Nadin e Luigi Sagrati alle viole.
E poi ancora, Enrico Colonnese, Salvatore De Girolamo, Alberto Francolini, Ilicio Perugia e Vito Vallini ai violoncelli, Cicci Santucci, Giuseppe Cuccaro, Giovanni Culasso, Martino Di Fulvio e Alvise Verzella alle trombe, Giancarlo Becattini, Gennaro Baldino, Franco Vinciguerra ed Ernesto Pumpo ai tromboni, Sal Genovese, Antonio Russo, Giuseppe Taurino ai sax, Temistocle Colloridi, Marianna Gazzani, Nicola Samale ai flauti, Paolo Falco e Domenico Sebastiano al corno, Italo Tagliagambe alla tuba, Roberto Davini e I Cantori Moderni di Alessandroni ai cori.
Si direbbe una super produzione ed invece il tutto avviene in economia. Ma nulla è lasciato al caso: sta per accadere un fatto nuovo, di quelli che fanno la differenza. Ennio Melis, la mente della RCA conosce molto bene Pompeo De Angelis, scrittore, storico e fine documentarista. Collabora da tempo con la RCA, è un osservatore molto attento ed è abilissimo nel sintetizzare e a spiegare fatti e situazioni complicate, sviscerando questioni geopolitiche che vanno dalla Battaglia d’Algeri alla Rivoluzione dei Garofani dei capitani democratici portoghesi.”