domenica 28 giugno 2015

Targa conferita dal sindaco Paolo Campo alla famiglia Rucher

Targa conferita dal sindaco Paolo Campo alla famiglia Rucher

La manifestazione “Omaggio a Pino Rucher, una vita per la chitarra” (tenutasi a Manfredonia) ha segnato, come ha affermato l’assessore provinciale alle Politiche Culturali (Billa Consiglio), un ulteriore tassello nell’ambito della cultura del territorio. Con questo evento, la Capitanata ricorda uno dei suoi figli più famosi e nello stesso tempo manda in scena una delle più importanti manifestazioni dedicate alla musica dei decenni scorsi. Durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, l’assessore Consiglio ha ricordato, inoltre, come Pino Rucher sia stato per la musica italiana del primo dopoguerra uno degli artisti più prolifici e per certi versi più innovatoriRucher - ha concluso Consiglio - non fu soltanto un grande chitarrista, ma anche uno dei primi artisti a comprendere e sperimentare le tecniche ed i generi che la tragedia del secondo conflitto mondiale aveva portato in Italia”.


Ed è proprio per questa sua prestigiosa attività svolta durante i suoi 72 anni di vita che la città di Manfredonia ha deciso di intitolargli una via pubblica e questa serata omaggio in onore al chitarrista più presente nelle sale d’incisione della RCA (il suo nome è apparso nel prestigioso testo C’era una volta la RCA di Maurizio Becker).

Nel corso della manifestazione hanno preso la parola il Sindaco di Manfredonia, avv. Paolo Campo, che ha consegnato alla famiglia di Pino Rucher lo stemma del Comune, e l’onorevole avv. Antonio Leone, che ha conferito una targa della Camera dei Deputati, in cui egli rivestiva la carica di vice Presidente vicario. Sono inoltre intervenuti il Presidente dell’Amministrazione provinciale, dott. Antonio Pepe, il vice Presidente e Assessore alla Cultura, avv. Billa Consiglio.

Targa del Comune di Manfredonia conferita dal Sindaco Paolo Campo a Pino Rucher in data 5 ottobre 2008

giovedì 25 giugno 2015

C’era una volta la RCA di Maurizio Becker

Maurizio Bᴇᴄᴋᴇʀ, C’era una volta la RCA, Roma, Coniglio Editore, 2007

Copertina del libro “C’era una volta la RCA” di Maurizio Becker

Riferimento a Pino Rucher quale chitarrista della RCA a p. 299

C’era una volta la RCA”... e adesso non c’è più. Per quasi mezzo secolo, il dodicesimo chilometro della via Tiburtina è stato il cuore pulsante della discografia italiana. Lì, negli studi romani della RCA, sono nati i grandi successi dei nostri cantanti più amati: Gianni Morandi e Rita Pavone, Nico Fidenco e Jimmy Fontana, Gianni Meccia ed Edoardo Vianello, Patty Pravo e Sergio Endrigo, Gabriella Ferri e Claudio Baglioni, Francesco De Gregori e Antonello Venditti, Lucio Dalla e Riccardo Cocciante, Renato Zero e Paolo Conte. In questo libro di appassionanti conversazioni, completato da testimonianze esclusive e arricchito da un imponente apparato iconografico, il produttore Italo "Lilli" Greco ricostruisce una straordinaria avventura tutta italiana, facendoci rivivere per un attimo un’età dell’oro forse irripetibile, i cui contorni di giorno in giorno trascolorano nel mito.


Ecco alcuni esempi delle innovazioni stilistiche con la chitarra elettrica introdotte da Pino Rucher nel cinema italiano, in particolare nel genere western, che innumerevoli volte nel corso degli anni è stato caratterizzato dai vibranti assoli di Rucher, come ricordato da maestri e collaboratori di sala d’incisione.

Il giro degli intervistati si conclude con un intervento del tecnico del suono Giuseppe Mastroianni, scomparso il 1° febbraio 2020, il quale per la sua funzione di fonico era presente in tutte le fasi di una registrazione e proprio per questo spesso interpellato da critici e giornalisti quale preziosa fonte storiografica, come avvenuto per il libro “C’era una volta la RCA” di Maurizio Becker.
Giuseppe Mastroianni ha voluto più volte ricordare la figura di Pino Rucher, anche pubblicamente, mettendone in risalto lo specifico ruolo di chitarrista elettrico solista, corroborando il suo ricordo con un minuzioso riascolto delle registrazioni, come hanno puntualmente fatto i tanti intervistati, i quali hanno all’occorrenza preso anche appunti sulle collaborazioni, citando film e descrivendo assoli e particolari impressi nella loro mente relativi a Rucher; particolarmente accurato appare il contributo su Rucher da parte del cantante Ettore ‘Raoul’ Lovecchio, che ha più volte duettato con lui, ma anche del violista Angelo Gentile per il fatto di aver assolto per diverso tempo pure il ruolo di collocatore degli orchestrali per le sedute di registrazione.
Gli altri due intervistati, il contrabbassista Giorgio Rosciglione e il sassofonista Giuseppe Taurino, pur essendo abituati a lavorare con organici molto ampi (anche di oltre cento elementi), hanno mantenuto un vivo ricordo di Pino Rucher.

lunedì 22 giugno 2015

Premio dell’Ass. Carabinieri di Manfredonia dato a Pino Rucher

Premio dell’Associazione Carabinieri di Manfredonia
dato a Pino Rucher

Premio dell’Associazione Carabinieri di Manfredonia dato a Pino Rucher

venerdì 19 giugno 2015

Medaglia del Comune di Manfredonia data a Pino Rucher

Medaglia del Comune di Manfredonia
data a Pino Rucher in data 25 agosto 1970

Medaglia del Comune di Manfredonia
data a Pino Rucher in data 25 agosto 1970

Medaglia (retro) del Comune di Manfredonia
data a Pino Rucher in data 25 agosto 1970

martedì 16 giugno 2015

Medaglia del Comune di Foggia data a Pino Rucher

Medaglia del Comune di Foggia
data a Pino Rucher in data 9 novembre 1969

Medaglia del Comune di Foggia
data a Pino Rucher in data 9 novembre 1969

Medaglia data dal Comune di Foggia
a Pino Rucher in data 9 novembre 1969

sabato 13 giugno 2015

Medaglia data da Papa Paolo VI a Pino Rucher

Medaglia data da Papa Paolo VI a Pino Rucher nel 1966

Pino Rucher partecipò a una famosa trasmissione radiofonica RAI, Sorella Radio, la quale ebbe tanto successo che nel 1966 tutti i musicisti dell’orchestra RAI furono ricevuti da Papa Paolo VI, che diede a ciascuno di loro una medaglia.

Il programma prevedeva l’intervento di attori e artisti vari, i quali si alternavano in conversazioni e scenette con la partecipazione di complessi musicali e cantanti, tra i quali si ricordano Rino Loddo, Giorgio Onorato, Rino Salviati.

Pino Rucher e il Papa Paolo VI - 30 gennaio 1966 (Fotografia Pontificia Giordani)

Medaglia data da Papa Paolo VI a Pino Rucher con la scritta “Vobiscum sum omnibus diebus”

Retro della medaglia con la scritta “Concilium oecumenicum vaticanum II sessio IV”

mercoledì 10 giugno 2015

Rocco Zifarelli con la Mogar di Pino Rucher

Rocco Zifarelli è uno dei più versatili chitarristi italiani e ha lavorato con molti artisti suonando differenti generi musicali, dal jazz al rock. Rocco ha registrato centinaia di dischi con musicisti come Paul McCandless, Tony Scott, Bob Mintzer, Gegè Telesforo, Massimo Urbani, Paco Sery, Matthew Garrison, Paolo Belli, Giorgia, Ivano Fossati, Renato Zero, Cristiano De Andrè, Dulce Pontes, Teresa Salgueiro, Angelo Branduardi, Linley Marthe, Pippo Matino, Lester Bowie, Steve Hunt, il tastierista di Allan Holdsworth, con il quale ha fatto un tour in Italia e negli USA nel 1999. Ha collaborato con Ennio Morricone dal 1997, sia per le colonne sonore, sia per i concerti in tutto il mondo, ed è considerato dalla critica uno dei più importanti chitarristi di jazz italiano.

In questo filmato Rocco Zifarelli torna alle origini del M° Morricone suonando una delle chitarre appartenute a Pino Rucher.

Rocco Zifarelli con la Mogar di Pino Rucher

Rocco Zifarelli con la Mogar di Pino Rucher
 

domenica 7 giugno 2015

CHITARRISTI ITALIANI con Pino Rucher in copertina

CHITARRISTI ITALIANI con Pino Rucher in copertina

Il nome di Pino Rucher è apparso nella copertina del libro CHITARRISTI ITALIANI, edizioni Books LLC, Wiki Series (USA, luglio 2011).
Nel volume sono riportate circa 300 biografie di chitarristi rappresentativi e di noti cantanti che suonano la chitarra.
Nell’ampia biografia di Pino Rucher è presente un elenco essenziale di colonne sonore nelle quali egli ha partecipato quale chitarrista elettrico solista: “La grande guerra
, “La dolce vita, “Boccaccio ‘70, etc.

giovedì 4 giugno 2015

Maurizio Solieri con la Mogar di Pino Rucher

Maurizio Solieri con la Mogar di Pino Rucher

Maurizio Solieri con la Mogar di Pino Rucher

Maurizio Massimo Solieri (Concordia sulla Secchia, 28 aprile 1953) è un chitarrista italiano.
È stato chitarrista di Vasco Rossi per oltre trent’anni, componendo le musiche di brani poi divenuti celebri tra i quali “Canzone (da Vado al massimo), Dormi, dormi (da Cosa succede in città), C’è chi dice no (dall’omonimo album), Lo show (da Gli spari sopra) e Rock ’N’ Roll Show (da Buoni o cattivi).

Vasco Rossi e Maurizio Solieri al Vasco Live

lunedì 1 giugno 2015

I’m in the Mood for Love - Night and Day

Leonardo Principe in concerto
Concerto al CINEMA VITTORIA (Manfredonia)
I’m in the Mood for Love - Night and Day


Musicisti:
-Leonardo Principe: clarinetto & sax
-Gino Rubino: piano
-Pino Rucher: chitarra
-Pasquale Inglese: basso
-Antonio Santangelo: batteria

I’m in the Mood for Love è un brano musicale composto da Jimmy McHugh con il testo di Dorothy Fields e fu lanciato nel film “Ogni sera alle otto” (“Every Night at Eight”) del 1935.
Interpretato nel film da Frances Langford, divenne uno dei suoi maggiori successi. Nello stesso anno fu inserito anche in uno degli episodi di “Simpatiche canaglie”, dove era cantato da Carl Switzer allora bambino, ma a determinarne il successo e a far sì che la canzone divenisse uno standard jazz fu Louis Armstrong, che lo incise per la Decca con un intervento vocale che rispetta la melodia e un assolo di tromba che termina con un finale di acuti.
Il brano cominciò ad essere incluso nel repertorio delle “big bands” e diverse esecuzioni vennero anche incise su disco, tra cui quella di Billy Eckstine, che nel 1945 lo portò tra i primi 20 posti delle classifiche statunitensi di vendita.
La versione più importante dal punto di vista storico è tuttavia quella del sassofonista James Moody. Moody si trovava in Svezia e, utilizzando un sax alto preso in prestito, eseguì una improvvisazione del tutto personale sugli accordi di “I’m in the Mood for Love”.

Night and Day” è un brano composto da Cole Porter nel 1932 per la commedia musicale “Gay Divorce”, ed è una delle composizioni più celebri del cosiddetto “Great American Songbook.
Quando il musical (ampiamente rimaneggiato, al punto da conservare pochissime canzoni dell’originale teatrale) fu convertito in un film dal titolo Cerco il mio amore (1934), con Fred Astaire e Ginger Rogers il brano fu promosso come uno dei punti di forza della pellicola.
La canzone è diventata negli anni uno dei più famosi standard jazz, interpretato da numerosi musicisti tra cui Frank Sinatra. Una delle più recenti (2004) interpretazioni cinematografiche è quella dell’attore-cantante John Barrowman, nel film “De-Lovely”.
Per la creazione del noto brano, sembra che Cole Porter si sia ispirato al cielo stellato della splendida cupola del Mausoleo di Galla Placidia, durante il suo viaggio di nozze a Ravenna.
Il brano è stato inciso da centinaia di musicisti e cantanti. Si ricordano le interpretazioni di Frank Sinatra (la cui versione è stata usata come sigla della trasmissione “Radiocity” di Stefano Mensurati), Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Cesare Siepi, Bill Evans, Shirley Bassey per l’album “The bewitching miss Bassey” del 1959 e Django Reinhardt, oltre che dei Temptations, versione fra l’altro utilizzata nel film “What women want”.