domenica 29 marzo 2015

I Festival Internazionale della Canzone di Venezia

Festival Internazionale della Canzone di Venezia

Pino Rucher prese parte a numerosi concerti, trasmissioni radiofoniche e televisive collaborando con i più grandi maestri del tempo.

Tra le tante manifestazioni cui partecipò, ricordiamo il “Festival Internazionale della Canzone di Venezia
 che si tenne dal 24 al 30 luglio 1955, nel quale si esibì con grande successo l’orchestra della RAI diretta dal M° Cinico Angelini, con la presenza di Rino Salviati, Armando Trovajoli e Franco Pucci.

Le canzoni eseguite con la partecipazione dell’orchestra Angelini furono: “Perché” (cantante Carla Boni); “La voce del cuore” (cantante Lucia Mannucci); “Stornello d’amore” (cantante Gino Latilla); “Sogno” (cantante Carla Boni); “Profumo numero cinque” (Quartetto Cetra); “Vecchia Europa” (cantanti Carla Boni, Gino Latilla, Quartetto Cetra).

L’evento, presentato da Nunzio Filogamo e Franca Maj, fu vinto con la canzone “Vecchia Europa” da Carla Boni, Gino Latilla e il Quartetto Cetra.

Festival Internazionale della Canzone di Venezia. Pino Rucher alla chitarra con l’orchestra Angelini. Gino Latilla canta “Stornello d’amore”.

Festival Internazionale della Canzone di Venezia. Il chitarrista Pino Rucher, tra Carla Boni e Gino Latilla, con l’orchestra Angelini.

Festival Internazionale della Canzone di Venezia. Carla Boni, Gino Latilla e il Quartetto Cetra si esibiscono con “Vecchia Europa”. Pino Rucher alla chitarra con l’orchestra Angelini.

Festival Internazionale della Canzone di Venezia. I presentatori Nunzio Filogamo e Franca Maj annunciano la cantante Carla Boni. Pino Rucher (primo da sinistra) con l’orchestra Angelini.

Festival Internazionale della Canzone di Venezia. Il chitarrista Pino Rucher (primo da sinistra) con l’orchestra Angelini.

giovedì 26 marzo 2015

Pino Rucher al teatro Petruzzelli

Pino Rucher al teatro Petruzzelli

Pino Rucher, nato a Manfredonia il 1° gennaio del 1924, non ha ancora dieci anni quando comincia a strimpellare un mandolino regalatogli dal padre Matteo, di ritorno dagli Stati Uniti, dove era andato per lavoro la prima volta nel 1913.
 
Rucher studia presso alcune scuole di musica della sua città e inizia presto a esibirsi in pubblico, dapprima in provincia di Foggia e poco dopo in città più importanti, come Napoli e Bari, dove affina la propria cultura musicale.

Tra il 1943 e il 1945, in pieno conflitto bellico, le truppe americane sono massicciamente presenti anche in Capitanata. Rucher ha modo di inserirsi nelle orchestre dell’esercito alleato, al cui interno vi erano bravissimi elementi, riuscendo così ad arricchire il proprio bagaglio musicale perfezionando, in particolare, lo stile jazz.

Nel 1946 Pino Rucher entra nell’orchestra di Carlo Vitale, dopo aver vinto un concorso per una sola chitarra indetto da Radio Bari.

Pino Rucher al teatro Petruzzelli nel 1947

Pino Rucher (primo da sinistra) al teatro Petruzzelli di Bari nel 1947

Il chitarrista Pino Rucher (primo da sinistra) al teatro Petruzzelli di Bari nel 1947

Il chitarrista Pino Rucher (primo da sinistra) al teatro Petruzzelli di Bari nel 1947

lunedì 23 marzo 2015

Pino Rucher con l’orchestra Angelini

Pino Rucher con l’orchestra Angelini

Nel 1946 Pino Rucher entra nell’orchestra di Carlo Vitale, dopo aver vinto un concorso per una sola chitarra indetto da Radio Bari, superando decine di candidati provenienti da ogni parte d’Italia. Dopo lo scioglimento dell’orchestra, Rucher passa a Radio Milano, sotto la direzione del M° Carlo Zeme, e poi in due grandi orchestre della musica italiana di quel tempo, quelle dei Maestri Pippo Barzizza e Cinico Angelini. Sarà proprio quest’ultimo a volerlo nella sua nuova formazione, con cui Rucher lavorerà alacremente partecipando a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive e a diverse manifestazioni, come il “Festival di Sanremo”, il “Festival di Napoli”, il “Festival Internazionale della Canzone di Venezia”.

Orchestra Angelini. Il chitarrista Pino Rucher è il primo da sinistra.

Il M° Cinico Angelini con la sua orchestra e i cantanti Achille Togliani, Carla Boni e Gino Latilla negli studi di Radio Roma nel 1955. Il chitarrista Pino Rucher è in seconda fila (secondo da destra).

Il M° Cinico Angelini con la sua orchestra e i cantanti Achille Togliani, Carla Boni e Gino Latilla negli studi di Radio Roma nel 1955. Il chitarrista Pino Rucher è settimo da destra.

Il M° Cinico Angelini con la sua orchestra e i cantanti Achille Togliani, Carla Boni e Gino Latilla negli studi di Radio Roma nel 1955. Pino Rucher alla chitarra.

Il M° Cinico Angelini con la sua orchestra e i cantanti Achille Togliani, Carla Boni e Gino Latilla negli studi di Radio Roma nel 1955. Pino Rucher è in ultima fila (quarto da sinistra).

Cinico Angelini con i 13 solisti (1956). Il chitarrista Pino Rucher è sesto da sinistra.

Orchestra Angelini (1956). Il chitarrista Pino Rucher è quarto da destra in seconda fila.

Orchestra Angelini. Pino Rucher alla chitarra con il batterista Mario Maschio e il bassista Simonetti. Caricature fatte da Pino Rucher.

Gino Latilla e il Duo Fasano durante un’esibizione sotto la direzione del M° Cinico Angelini. Pino Rucher alla chitarra con l’orchestra Angelini.

Festival di Sanremo 1962 - Claudio Villa canta “Addio...Addio”. In basso a destra: il M° Cinico Angelini. In alto al centro: Pino Rucher alla chitarra e Pierino Munari alla batteria.

venerdì 20 marzo 2015

Pino Rucher con l’orchestra RAI

Pino Rucher con l’orchestra RAI 

Pino Rucher, entrato in importanti orchestre italiane (tra cui quelle di VitaleZeme, Barzizza e Angelini), per anni lavorò nell’orchestra della RAI, partecipando alle più importanti trasmissioni d’intrattenimento, oltre a diversi Festival di Sanremo.
Rucher prese parte a innumerevoli eventi musicali e trasmissioni radiofoniche e televisive (come “Canzonissima”, “Un disco per l’estate”, “Gran varietà”, “Studio Uno”, etc.) con varie orchestre e continuò a coltivare la sua passione per la musica americana, come è dimostrato dalle centinaia di trascrizioni da lui effettuate con propri arrangiamenti.
L’ultimo impegno di lavoro di Rucher con la Rai fu nell’orchestra “Ritmi Moderni” di Roma (poi nota come “Big Band”), della quale fece parte dalla seconda metà degli anni Settanta fino al dicembre del 1983 lavorando come chitarrista e concertista.


Trascrizione della testimonianza di Pippo Caruso su Pino Rucher
Roma Sett. 2008
Ricordare l’amico Pino Rucher
è una cosa dolce per me, perché
al chitarrista versatile, intenso
e colto, si associa il ricordo
di una persona squisita, amante
della musica, con cui ho condiviso
tante e tante pagine storiche
della nostra RAI-TV.

Pippo Caruso

Il chitarrista Pino Rucher (secondo da sinistra) con l’orchestra RAI nel 1967

Pino Rucher a Saint Vincent

Pino Rucher con la Fender Stratocaster

Un disco per l’estate 1975 (Saint Vincent). In alto al centro, Pino Rucher con la Fender Stratocaster tra i chitarristi Sergio Coppotelli e Silvano Chimenti. In basso a sinistra, il bassista Maurizio Majorana e, in basso a destra, il batterista Enzo Restuccia.

Pino Rucher e Sergio Coppotelli

Orchestra RAI diretta dal Maestro Roberto Pregadio (primo da destra). Da sinistra: Pino Rucher con la Fender Stratocaster accanto al bassista Maurizio Majorana, Sergio Coppotelli (terzo da sinistra) e Mario Gangi (quarto da sinistra) alla chitarra classica.

29 agosto 1981: Meeting per l’amicizia fra i popoli. Concerto a Rimini dell’orchestra della RAI diretta dal Maestro Piero Umiliani. Pino Rucher (primo da sinistra) accanto al bassista Giorgio Rosciglione.

martedì 17 marzo 2015

Amici di Pino Rucher

Fotografia di Claudio Villa con dedica a Maria Rucher
(figlia di Pino Rucher)

Claudio Villa vinse il “Festival di Sanremo 1957” con la canzone “Corde della mia chitarra”, in cui ha una parte preminente l’assolo alla chitarra elettrica eseguito da Pino Rucher con l’orchestra Angelini (Corde della mia chitarra).
Il giornalista Michele Apollonio, in un articolo pubblicato ne “La Gazzetta del Mezzogiorno” (Manfredonia: Le intitolazioni a 14 concittadini simbolo: Vie e nuovi nomi nel quartiere «Algesiro-Gozzini»), dichiara che Pino Rucher eseguì con la chitarra il famoso assolo della “canzone «Corde della mia chitarra» cantata da Claudio Villa”.


Achille Togliani

Achille Togliani (Pomponesco, 16 gennaio 1924 – Roma, 12 agosto 1995) è stato un cantante e attore italiano.
Nel 1951 inaugurò (con Nilla Pizzi e il Duo Fasano) il Festival di Sanremo, cui partecipò in numerose altre edizioni (1952, 1953, 1954, 1959, 1960 e 1961), mentre nel 1954 con Suonno d’ammore vinse il Festival di Napoli. Nel 1961 partecipa al Giugno della Canzone Napoletana.

Cosimo Di Ceglie

Cosimo Di Ceglie (Andria, 21 ottobre 1913 – Milano, 23 agosto 1980) è stato un chitarrista e polistrumentista italiano di musica jazz.
Nel 1939 compose la musica per Bionde e brune, primo testo del paroliere Gian Carlo Testoni. Tra i suoi brani incisi da vari artisti vi furono Quando l’organo suona, con testo di Nisa, incisa dal Quartetto Cetra nel 1942 e Capri, con testo di Fiorenzo Fiorentini, incisa da Katyna Ranieri.

Lino Banfi

Nel ‘77 Lino Banfi, prima di sfondare nelle commedie sexy, registrò una simpatica eccentricità su 45 giri (Tettation/Imprecation) assieme all’orchestra della RAI con Pino Rucher alla chitarra; nel brano “Imprecation” Banfi cita simpaticamente i musicisti della BIG BAND della RAI: «l’orchestra, the big bendoli». Di questa incisione vi è una foto pubblicitaria di Banfi che lui donò a Pino Rucher.
Nel 2012 nell’ambito della manifestazione “Premio Re Manfredi” Lino Banfi è stato premiato e, in occasione della sua venuta a Manfredonia, ha ricordato Pino Rucher rilasciando un’intervista.

Renato Rascel

Renato Rascel, pseudonimo di Renato Ranucci (Torino, 27 aprile 1912 – Roma, 2 gennaio 1991), è stato un attore, comico, cantautore, ballerino, presentatore e giornalista italiano.
Nel 1970 prepara una commedia musicale di Garinei e Giovannini, dal titolo Alleluja brava gente, che dovrebbe interpretare insieme a Domenico Modugno, ma quest’ultimo è costretto a rinunciare a causa di un infortunio. Viene quindi scritturato quale co-protagonista l’ancor giovane Gigi Proietti, con il quale Rascel raggiunge un’intesa perfetta nonostante la differenza d’età e di stile tra i due attori.

Michele Lacerenza

Michele Lacerenza (Trinitapoli, 7 gennaio 1922 – Roma, 17 novembre 1989) è stato un trombettista e compositore italiano.
Esecutore ed autore di diverse colonne sonore, viene principalmente ricordato per gli assoli di tromba in Per un pugno di dollari.

sabato 14 marzo 2015

Pino Rucher ad Alassio

Pino Rucher è stato anche un bravo arrangiatore. Grazie alla sua sensibilità e alla grande cultura jazz maturata nel corso degli anni, realizzò centinaia di trascrizioni con propri arrangiamenti, effettuate ascoltando i dischi di noti chitarristi, come Barney Kessel, Wes Montgomery, Tal Farlow, Joe Pass.
Nell’arco della sua carriera, durata circa quarant’anni, Pino Rucher suonò la chitarra elettrica, chitarra folk, chitarra acustica, chitarra classica, chitarra basso, chitarra a 12 corde, banjo, mandolino, contrabbasso, prendendo parte a migliaia di lavori musicali.

Pino Rucher ad Alassio

Gruppo con Pino Rucher alla chitarra

Pino Rucher al contrabbasso nel 1957

Pino Rucher è primo da destra

Cena con Pino Rucher (secondo da destra)

mercoledì 11 marzo 2015

Pino Rucher con il M° Carlo Zeme

Pino Rucher con Carlo Zeme

Pino Rucher è stato un grande chitarrista, presente nelle più importanti orchestre italiane tra gli anni ‘50 e ‘80, comprese quelle della RAI. Nel 1946 entra nell’orchestra di Carlo Vitale, dopo aver vinto un concorso per una sola chitarra indetto da RAI Radio Bari. In seguito passò a RAI Radio Milano, sotto la direzione del M° Carlo Zeme, e poi in due grandi orchestre della musica italiana di quel tempo, quelle dei Maestri Pippo Barzizza e Cinico Angelini.

Primogenito di due artisti (il padre violinista, la madre cantante lirica), Carlo Zeme si iscrisse al Conservatorio di Torino insieme al fratello Marcello.
Pianista il primo, violinista il secondo, il padre sognava per loro un futuro di concertisti; ma i due s’innamorarono della musica leggera.
Sul finire degli anni trenta gli Zeme fondarono un’orchestra di quindici elementi, la cui direzione era affidata a Carlo.
Nel 1939 la formazione fu assunta in blocco dall’EIAR, diventando abituale accompagnatrice del Quartetto Cetra e poi di Jone Cacciagli, Aldo Donà, Nella Colombo, Bruno Pallesi e Flo Sandon’s.
Dopo la guerra Carlo Zeme riprese l’attività per la radio.
Cessata questa collaborazione nel 1947 lavorò in teatri e sale da ballo.
Nel 1953 fu chiamato alla RAI a preparare una nuova orchestra coon la quale avrebbe dovuto debuttare l’anno seguente, ma non vi riuscì perchè morì a Milano nel gennaio del 1954 soffocato dalle esalazioni di una stufetta a gas nella camera di una pensione.

Pino Rucher a Verona con l’orchestra della RAI diretta dal M° Carlo Zeme (1948)

Pino Rucher con l’orchestra Zeme in “Carosello di melodie” a Milano nel 1951

Pino Rucher con l’orchestra Zeme in “Carosello di melodie” a Milano nel 1951.
Il M° Carlo Zeme è in primo piano.

Pino Rucher con l’orchestra Zeme in “Carosello di melodie” a Milano nel 1951

Pino Rucher con Carlo Zeme e Almarella

Pino Rucher con Carlo Zeme e Almarella in un articolo di giornale

domenica 8 marzo 2015

Orchestra Ugenti con Gino Latilla e Carla Boni

Orchestra Ugenti con Carla Boni e Gino Latilla

Orchestra Ugenti con Carla Boni e Gino Latilla.
Pino Rucher alla chitarra - Santa Cesarea Terme.
 
Orchestra Ugenti con Gino Latilla e Carla Boni.
Pino Rucher alla chitarra - Santa Cesarea Terme.

Orchestra Ugenti con Gino Latilla e Carla Boni.
Pino Rucher alla chitarra - Santa Cesarea Terme.
  

Pino Rucher alla chitarra con l’orchestra Ugenti nel corso di un concerto